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Psicoterapia

Mi sono specializzata in psicoterapia della Gestalt presso l’istituto Internazionale di psicopatologia e psicoterapia della Gestalt I.P.S.I.G. di Torino.

“Tale modello di psicoterapia sottolinea la centralità di una prospettiva relazionale e di campo in psicoterapia, in cui il campo fenomenologico si co-crea nell’incontro tra terapeuta e paziente, questo permette di descrivere l’esperienza vissuta e la sofferenza clinica dell’individuo, senza giudizio e senza perdere la sua unicità e la dimensione relazionale da cui si origina. Anche il sé viene decentrato da un orizzonte individualistico e collocato al confine fra il soggetto e il mondo, nel cuore dell’esperienza. Da ciò deriva quindi una prassi psicoterapeutica che mette al centro dell’attenzione e dell’intervento i fenomeni co-creati che emergono nell’incontro fra paziente e terapeuta. Questo focus sull’hic et nunc della cura, tuttavia, non perde di vista la dimensione temporale più estesa costituita dalla relazione terapeutica che si dispiega nel tempo. E tiene anche conto del contesto sociale e culturale più ampio in cui si situa. La capacità di lettura del contesto e delle relazioni, la flessibilità tecnica accompagnata da spessore e rigore teorico le hanno permesso nel tempo di svilupparsi non solo nell’ambito della terapia individuale, ma anche in quelli delle problematiche della coppia, della famiglia, dei gruppi, dei sistemi. Queste stesse caratteristiche rendono possibile declinare le letture e gli interventi terapeutici tenendo conto anche del cambiare del tessuto sociale e degli orizzonti culturali, e permettono quindi sia di avvicinare le attuali espressioni della sofferenza, sia di sostenere le esigenze di crescita e di benessere personale e relazionale, considerati fondamentali nei documenti nazionali e internazionali sulla promozione della salute.” (Fonte: www.ipsig.it)

Come Psicoterapeuta della Gestalt, quindi nel mio lavoro metto al centro la relazione con il paziente, caratterizzata da accoglienza ed assenza di giudizio ma soprattutto di presenza, offrendo alla persona un luogo in cui poter portare gli affetti e i vissuti fino ad oggi non narrati o accolti in altri contesti.
Il sintomo inoltre è visto come il miglior “adattamento creativo” che l’individuo ha trovato nel proprio percorso di vita e nasconde in sé inoltre, la chiamata al contatto con l’altro e alla possibilità di un maggior benessere se esplorato ed approfondito in un contesto terapeutico sostenente.

Gli elementi fondamentali

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La relazione con il paziente al centro

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Contesto terapeutico sostenente

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Presenza nell'assenza ed accoglienza

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Il sintomo come adattamento creativo

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